Intervista allo Chef
Angelo Mattaboni
ANGELO MATTABONI, classe 1971 nasce a Poggiridenti e frequenta l’istituto alberghiero di Sondrio. La sua esperienza lavorativa si snoda tra le montagne della Valtellina in inverno e la riviera Romagnola in estate.
Entra a fare parte dell’associazione cuochi pasticceri di Livigno nell’estate del 2016 grazie all’amicizia nata tra i banchi di scuola e ritrovata dopo anni con il presidente Michele Bormolini.
Oggi è lo Chef dell’Hotel Amerikan di Livigno !!
1. Quando hai deciso di fare il cuoco?
Il fatto di aver frequentato l’istituto alberghiero è stata una scelta quasi “obbilgata” , ero indeciso se seguire le orme di mio papà e quindi fare il falegname oppure fare il cuoco, alla fine è stato il caso a scegliere per me, nella scuola per diventare falegname i posti erano finiti e cosi mi buttai sulla cucina, devo dire che il destino ha azzeccato con me, se dovessi tornare indietro non cambierei !
2. Prima esperienza in cucina ?
La mia prima esperienza in cucina è stata nell’87’ nel “Ristorante da Gigi” a Colico, avevo 16 e mi sono fermato per due anni come aiuto cuoco poi ho dovuto interrompermi per prendere parte al servizio militare.
3. Cosa ti piace cucinare ?
Preferisco cucinare i secondi piatti perché trovo molta soddisfazione nel lavorare la carne ed il pesce, seguendo i nuovi metodi di cottura per arrivare ad avere un risultato finale sempre più ottimale !!
4. Attrezzo o utensile che utilizzi maggiormente ?
In questo momento siccome al lavoro oltre ad essere il responsabile di cucina sto seguendo la partita dei primi piatti utilizzo spesso la macchina per tirare la pasta.
5. Cucini anche a casa ?
Si, quando il lavoro me lo permette cucino assieme a mio figlio Didier, anche se è ancora piccolo è piuttosto entusiasta di sperimentare con me, questo mi da molte soddisfazioni !!
6. Quale è il tuo Hobby ?
Mi piace molto “liberare” la mente dal caos della cucina girovagando in moto sulle strade della Valtellina.
7. Episodio o evento legato al lavoro che non dimenticherai mai ?
Probabilmente risulterà un episodio un pò banale ma raffigura perfettamente le “bravate” che si fanno credo ancora oggi a scuola !! Lo chef di cucina mi aveva affidato il compito di tenere d’occhio il burro fino a quando non avrebbe “spumeggiato” ma nel frattempo mi venne la brillante idea di farlo saltare, il burro finì da tutte le parti e lo chef pensò bene di punirmi con le “vecchie maniere” …. la classica “torcionata”, da quel momento ebbi molta soggezione di lui, al contrario di quello che avviene nei giovani al giorno d’oggi !!
8. C’è un cuoco tra i grandi Chef che stimi particolarmente ?
Uno chef che stimo particolarmente è il mio professore di cucina Gianfranco Tognala, mi ha dato molti spunti e motivazioni ed ha avuto un ruolo molto importante sia all’inizio della mia carriera lavorativa trovandomi subito un posto di lavoro sia durante il mio percorso, rimanendo sempre molto disponibile per qualche “dritta” !!
Ricetta d’autore
Rocher di fagiano in foglia di vite con chips di patate viola e gelèe al ribes
Ho scelto questa ricetta perché gli ingredienti ed i profumi ricordano il mio paese di origine, i miei genitori infatti possedevano un vitigno ed è proprio li che ho raccolto le foglie di vite utilizzate nel piatto !!
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